Italiani europei: l’influenza dei violinisti italiani nell’età dei Lumi

Sonate per violino e basso continuo di Vivaldi, Veracini, Torelli & Caldara

Sue-Ying Koang, violino

Vincent Bernhardt, clavicembalo

Nel XVIII secolo, l’Italia esercitò un’influenza ineguagliabile sulla musica. Qui venivano a formarsi i musicisti di tutta Europa. Grazie a questa reputazione, alcuni musicisti italiani diffusero la loro musica oltre i confini nazionali, pubblicando partiture all’estero, come fece Vivaldi, o viaggiando, o facendo carriera all’estero.

I violinisti di questo programma di sonate per violino e basso continuo sono quattro: Giuseppe Torelli, che si recò occasionalmente ad Ansbach e a Vienna; Francesco Maria Veracini, che visse per diversi anni a Londra e a Dresda; Antonio Caldara, che trascorse gli ultimi vent’anni della sua vita a Vienna; e Antonio Vivaldi, che in età avanzata decise di trasferirsi in Austria.


Pubblicato

in

da

Tag: